Anche Sergio Costa si smarca da Gaetano Amato: “Io faccio il deputato e mi occupo del mio collegio elettorale”
Era l’ultima speranza per la comparsa nel M5S, Gaetano Amato, voluto a Roma a suo tempo da una manovra ancora poco chiara anche da Sergio Costa non solo da Roberto Fico ma forse i tempi – dal dossier farsa contro la deputata uscente, Teresa Manzo -, sono definitivamente cambiati e gli ultimi accadimenti, che vedono allontanarsi l’alleanza con il Partito Democratico e la voglia di ritornare il M5S degli inizi ovunque, ne sono la prova.
A scatenare la reazione di Costa un post sulla pagina Attivisti per il MoVimento 5 Stelle Stabia
GAETANO AMATO HA CARTA BIANCA!!! E POI??Le elezioni si avvicinano e rappresentano un appuntamento cruciale, anche perché arrivano dopo l’onta dello Scioglimento del Consiglio Comunale Stabiese.
Ecco che il vento elettorale soffia sulla città trasportando con se tutte le solite promesse che vengono riproposte di elezione in elezione. Si sentono tuonare voci roboanti come vecchi tromboni che suonano sempre la stessa musica; presunti Leaders Locali, che in forza di un proprio incarico istituzionale o del proprio ruolo parlamentare, sono convinti di detenere la pietra filosofale e di essere onniscienti fino a ritenere irrilevante e talvolta fastidioso il ricorso a procedimenti democratici che coinvolgano anche i semplici attivisti e simpatizzanti. Il Caso più evidente è il M5S che, da come si apprende dall’articolo di Tiziano Valle apparso su Metropolis, ha incaricato di facilitare il percorso pre elettorale e il dialogo con le altre forze politiche uno degli ultimi arrivati, ovvero Sergio Costa, che in nome di un imprecisato ed oscuro potere avrebbe dato, a sua volta, carta bianca all’ultimo tra gli ultimi arrivati (in termini cronologici ndr) Gaetano Amato, deputato stabiese, che però a sua volta avrebbe affidato il confronto con le altre forze politiche del Centro sinistra (… in sostanza col PD di Roberto Elefante), al fidanzato di sua figlia tale Alessandro Langellotti, forse perché nella famiglia Amato è quello più esperto di politica essendosi già candidato CONTRO IL MOVIMENTO 5 STELLE nel 2016 alla carica di Consigliere comunale con Antonio Pannullo Sindaco; Ma gli attivisti (almeno una sostanziosa parte) i simpatizzanti e i semplici iscritti all’Associazione M5S, non accettano questo criterio di pensiero e di lavoro, pertanto, IN MERITO ALLA CARTA BIANCA CONCESSA A GAETANO AMATO, si riportano alla celebre battuta di Totò (tanto caro a Gaetano Amato) nel Film “i due colonnelli” (https://www.youtube.com/watch?v=Edz9G9po9HA
)e la rispediscono a Sergio Costa che saprà certamente quale uso più appropriato farne.
È ormai chiaro che i concetti di onestà, trasparenza e soprattutto quello della partecipazione hanno perso ogni significato nel M5S; in ogni caso in politica l’ultima parola resta agli elettori; anche laddove venga negata la possibilità di partecipazione, sono loro ad essere al di sopra di ogni coordinatore, deputato o senatore e unici giudici dell’operato degli eletti. Una cosa è certa, nel M5S nessuno può più definirsi “portavoce”, soprattutto quando l’unica voce rappresentata è quella dei propri interessi o della propria famiglia.
LA REPLICA DI SERGIO COSTA
Leggo questo post e trasecolo. Avrei dato carta bianca o che altro. Sinceramente proprio no. Non l’ho mai fatto e non lo farò mai, perché non è nel mio stile e nel mio modo di agire. Rispetto il ruolo di ognuno e, quindi, il ruolo della coordinatrice provinciale di Napoli e del coordinatore regionale Campania. Io faccio il deputato e mi occupo del mio collegio elettorale e do una mano su quei territori per i quali il livello nazionale me lo chiede. Ma se qualcuno ritiene che io sia intervenuto, occultamente, a favore dell’uno o dell’altra ha anche il dovere etico di metterci la faccia e dire da dove è come desume o sa queste cose. Altrimenti si tratta di illazioni da cestinare. In ogni caso, io rimango a disposizione sempre secondo le vie che passano per i riferimenti provinciali e regionali.
Per il momento i riferimenti chiamati in ballo dall’ex ministro tacciono e, generalmente, chi tace acconsente o non ha granché da replicare.
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