Nessuno vuole sedere con il sindaco Carmine Lo Sapio! Dopo Piantedosi anche Gratteri declina l’invito al Di Costanzo-Mattiello…
Continua a essere molto scivoloso il terreno dove passa il sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, tanto da ottenere a distanza di pochissime settimane il secondo “No, grazie” da parte di un’altra figura istituzionale verso la quale, ci sarebbero faldoni e faldoni di indagine sull’amministrazione all’ombra degli Scavi e del Santuario. Lungi da noi incolpare Lo Sapio di chicchessia, o magari qualcosa, ma l’imbarazzo di sedere allo stesso tavolo è oramai tangibile per chi i fatti li conosce veramente, e sicuramente meglio di tutti noi.
Dopo il ministro Matteo Piantedosi, invitato per la bruttissima figura sempre al Teatro Di Costanzo-Mattiello del concerto in solidarietà (???) per Odessa, ora è il turno dei giovani di Pompei, innocenti e candidi, che avrebbero voluto incontrare il magistrato capo della Procura di Napoli, Nicola Gratteri: quello che insieme a DIA e DDA stanno indagando sulle ancora potenziali ma tutte denunciate infiltrazioni della criminalità organizzata a Palazzo De Fusco e sulle varie poche luci e tante ombre dell’amministrazione di Don Carmine da Bogotà e del comandante della Scuola di Polizia, Don Gaetano da Bogotà.
Un ennesimo tentativo di propaganda sul possibile scioglimento anche per Pompei: un po’ come successe all’epoca con l’amministrazione poi sciolta a Castellammare di Stabia, e nulla potettero il fiume di iniziative in favore della legalità e i comunicatori del sindaco, Gaetano Cimmino, oggi interdetto dalla Procura di Torre Annunziata dalle attività politiche terresti per i prossimi dieci anni. ‘E chest’è!
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