Ci pensa “ZIO AGOSTINO”…
Siamo a Sant’Antonio Abate il Paese degli Abagnale e, soprattutto, dei Rispoli.
Un tandem al sapore arcaico del più classico patriarcato, familismo politico che continuerà ancora per i prossimi cinque anni: dove non esisterà la democrazia, magari quella del confronto nell’Aula del pubblico Consesso ma queste due famiglie ancora più dei Greco e dei Polese, gestiranno per altri anni non un Grand Hotel abusivo ma la Cosa Pubblica, i soldi pubblici.
Abagnale e Rispoli, con la bellissima faccia e testa di Ilaria, faranno questa volta ufficialmente maggioranza e opposizione nelle stanze del Comune di Sant’Antonio Abate.
Una storia veramente incredibile che ha visto il suo culmine quando il candidato, e che candidato, Agostino Rispoli ha deciso di scendere in campo per mettere tutti a tacere e anche quel Gioacchino (Jack) Alfano: costretto a ritirare anzitempo dalla competizione elettorale la figlia Matilde, unica candidata contro lo strapotere.
Ancora una volta ci ha pensato ZIO AGOSTINO: patriarca, imprenditore e suocero della nuora e sindaca oramai senza rivali. ‘E chest’è!
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