Gli sprechi dell’amministrazione Lo Sapio: la “Giulia Blu Montecarlo”
Non è un Capo dello Stato, Presidente del Senato o della Camera, Presidente del Consiglio o della Corte costituzionale, non è nemmeno un Prefetto, un tutore dell’ordine e della sicurezza pubblica ma per Carmine Lo Sapio, sindaco di Pompei, l’auto sindacale extralusso, superveloce e “Blu Montecarlo” metallizzato è diventato oramai l’ennesimo spreco tollerato che seppe raggirare perfino la legge di un governo, quello di Mario Monti, sulla famosa revisione della spesa che per sindaci come Don Carmine da Bogotà stabilì in 1600 la cilindrata massima per le proprie “Auto blu” di rappresentanza.
La Città di Pompei non ha una popolazione ricca nonostante quello che qualcuno voglia continuare a fare sembrare per propaganda politica o per il proprio smisurato egocentrismo da pidocchio salito in gloria.
E nonostante vengano ancora e immotivatamente perpetrate ingiurie nei nostri confronti da parte di un primo cittadino tutte chiacchiere e distintivo raccontiamo la storia della Giulia di Lo Sapio – che non ha offerto assaggini a Nonno Libero al Comune di Pompei come Maria Rosaria Boccia – ma è una Alfa Romeo 2.2 cc., Turbo Diesel e 160 cavalli (parcheggiata quotidianamente da anni giorno e notte pure se non si potrebbe nell’androne di un Palazzo di grande rilevanza storico-culturale) per il potenziamento del parco auto per la tutela dell’ordine e della sicurezza durante l’emergenza da covid-19 per l’importo complessivo di euro 33.401,16 iva compresa da pagare con i soldi dei contribuenti pompeiani fino al 2027. ‘E chest’è per il momento.
ANCORA SILENZI E INGIURIE DAL SINDACO LO SAPIO PER GENNY MANZO
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