Vicinanza sancisce il Patto con Vozza. “Combattiamo la destra stabiese cattiva e senza qualità”

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Presente all’assemblea pubblica dell’ex sindaco Salvatore Vozza, sembra quasi il rito conclusivo di un passaggio tra uomini di valore e di parola quando parla per circa dieci minuti: “Caro Salvatore, qua la mano“.

E il Patto per Castellammare di Stabia (non tra il generale Badoglio e Togliatti raccontato da Vicinanza durante il suo intervento) è nato.

Un Luigi-Gigi Vicinanza che sveste i panni del giornalista, direttore, editorialista, critico e veste quelli del candidato sindaco – per alcuni ancora in mandato esplorativo, per altri già candidato del centro sinistra unito – “Sono un socialista senza partito, un cristiano senza chiesa – continua Vicinanza – Quando si parla di Castellammare di Stabia lo si fa con rispetto e in punta di piedi. Due anni di commissariamento, della vita politica di questa città: impaurita, stordita, dove l’unica manifestazione pubblica è stata quella organizzata dalle donne sulla violenza e poi il vuoto. Il vuoto non è mai ammesso – ha precisato Vicinanza – come in fisica, c’è qualcuno che lo occupa e una destra cattiva contro il mezzogiorno, lo ha fatto.

Una destra stabiese, che non ha qualità ma il vento in poppa rischia di conquistare senza merito il Comune di Castellammare.

Una destra cattiva, che vuole l’autonomia differenziata, che farà pagare un prezzo troppo alto al mezzogiorno e ai comuni meridionali. Noi non passiamo stare divisi – indicando e guardando Vozza che annuisce – Non sono un iscritto al Pd, io sono un socialista senza partito, un cristiano senza chiesa con un pizzico di follia, un po’ di ingenuità mi sono messo a disposizione di questa città“. 

L’INTERVENTO INTEGRALE DI VICINANZA

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